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I ragazzi del 5bls dell'anno scolastico 2017-18 hanno lavorato sul progetto “Scienza Tecnica e lavoro”. Si è riflettuto così sul collegamento con i cambiamenti nel mondo del lavoro legati all'Intelligenza artificiale e alla rivoluzione informatica. Ovvero come nella quarta rivoluzione industriale uomo e macchina interagiscono. Così a febbraio un gruppo di loro si è recato all "Overmek" e poi alla "Metalmeccanica Tiberina" di Umbertide del gruppo “Tiberina Group”. La "Tiberina group" è una multinazionale italiana con oltre 22 stabilimenti dislocati lungo il Territorio Nazionale, in Europa e in Sud America. E' stata premiata nel 2013 come miglior fornitore dell'anno FCA e nel 2015 è stata premiata per avere raggiunto la certificazione "Bronze Level" nel programma WCM (World Class Manufacturing) all'interno dello stabilimento Tiberina Sangro.
I suoi mercati di riferimento sono l'Automotive e l' Off-Highway ed attraverso processi di stampaggio, lastratura automatizzata e verniciatura produce sottogruppi per veicoli destinati al trasporto sia Passengers sia Commercial, destinati al mercato mondiale. Questo è il primo punto da sottolineare: la produzione al tempo della globalizzazione.
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La visita è stata possibile grazie alla disponibilità della "proprietà" e dell'Ing. Silvioni che ci hanno ospitato, pazientemento spiegato e condotto nella visita dei due stabilimenti.
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Qua sotto, e in pagine esplicative collegate, spiegheremo ciò che abbiamo visto.
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Il primo passo è stato la visita allo stabilimento Overmek dove la struttura della multinazionale e dell'azienda, della produzione in funzione del mercato sempre più informatizzato ed automatizzato e della sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati analizzati dall'Ing. Silvioni e dal "Pillar Leader" (Pilastro) Luca Beacci.
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La discesa nell'azienda ha presentato delle sorprese e mostrato un mondo produttivo fino a quel punto inaspettato sebbene ben radicate nelle nostre realtà umbre, con una automazione di numerosi processi come quello visibile nel roboto di colore blu.
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Il passaggio nel secondo stabilimento, la "Metalmeccanica Tiberina" ha mostrato ancora di più il processo di sostituzione/cambiamento del lavoro con l'automazione e l'informatizzazione del sistema produttivo nell'industria 4.0 visibile video con i grandi robot di colore rosso.
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L'aspetto che ha colpito è la scelta strategica di prevenire gli "sprechi" ed alzare il profitto nel controllo della produzione. Questo attraverso due aspetti principali.
Il controllo di ogni singolo passo produttivo in base ad una "filosofia" organizzativa e produttiva: il metodo Kaizen, che ottimizza, motiva e rende consapevoli i vari lavoratori dell'industria. Una ricerca di miglioramento continuo che prevede diverse modalità di "Problem solving" comunque rivolte ad individuare il problema, analizzarlo, individuare il "level of skill" necessario a risolverlo... e risolverlo.
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Il controllo delle "copie" fisiche prodotte attraverso le "matrici" matematiche di ogni singolo elemento richiesto dai committenti, inviato da loro stessi o preparato dalla "Tiberina solution". Questo aspetto porta in primo piano la necessità di riflettere anche in campo educativo del ruolo assunto dalla "modellazione matematica", tramite specifici software, nella progettazione e organizzazione industriale. Trasmissione di "matrici" e poi applicazione delle stesse tramite i codice e i robot resa possibile dalla rivoluzione informatica, che ha permesso sempre più l'eliminazione dell'organizzazione in un solo, o pochi, stabilimenti di una "catena di montaggio."
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Su questo abbiamo visto due modalità di controllo: umana (Overmek) e delegata ai robot (Metalmeccanica Tiberina). Il controllo del pezzo di produzione effettuato con scanner tridimenzionale e sovrapposto con la "matrice" matematica (l'immagine tridimenzionale sul computer) appare necessario a migliorare la produzione ed il profitto. Nel primo stabilimento questa operazione è fatta da persone, nel secondo stabilimento, la Metalmeccanica Tiberina, è automatizzato e delegato ai robot.
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Per quanto riguarda il rapporto tra uomo-macchina, anche nel considerare cosa "valorizza" la merce si è passati ad un radicale cambiamento punto di vista, soprattutto se si paragona alla teoria del "valore" che si riesce ad analizzare nelle nostre scuole. La valorizzazione, ovvero dove si genera profitto, viene individuata nella trasformazione delle materie prime in prodotti finali, azione sempre più automatizzata.
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Per concludere evidenziamo che le competenze che emergono per la nuova industria del XXI secolo sono necessariamente di due tipi: "Hard skill" e "soft skill". Le prime differiscono per le varie mansioni connesi ai ruoli produttive; le seconde, le "soft skill", richiedono elasticità, empatia, spirito critico e creatività e sono richieste comunque a tutti le varie posizioni lavorative.
Per chi vuole approfondire il discorso su queste competenze flessibili suggeriamo di iniziare, tra le molte possibilità, da questo link: https://ricomincioda4.fondirigenti.it/soft-skills-per-lera-dellindustria-4-0-proattivita/

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Foto e video di Matteo e di Francesco.
Breve "Dizionario" dell'Industria 4.0
(a cura di Alex e Michelangelo)
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Cominciamo con il presentare un dizionario essenziale della quarta rivoluzione industriale, più comunemente conosciuta come Industria 4.0,invece indica il passaggio avvenuto verso la digitalizzazione e l’automatizzazione produttiva che integra alcune nuove tecnologie produttive e “sistemi cyber-fisici” (CPS), nei processi industriali per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.Un sistema ciber-fisico è un sistema informatico in grado di interagire in modo continuo con il sistema fisico in cui opera. Questi sistemi possono anche essere usati in molti altri settori come ad esempio per il controllo intelligente del traffico, la domotica, le telecomunicazioni, l’automobilismo, l’avionica.
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INDUSTRIA 4.0
Nasce alla Fiera di Hannover del 2011 con Henning Kagermann, Wolf-Dieter Lukas e Wolfgang Wahlster. Viene concretizzato alla fine del 2013.
Indica un processo di cambiamento che attraversa le aziende (smart factory) che porta all’adozione nelle fabbriche di sistemi di lavorazione automatizzati e intelligenti per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare qualità e quantità produttiva.
Una smart factory è un'azienda che è passata a sistemi automatizzati intelligenti, che operano in maniera autonoma e in contatto con l'ambiente circostante, dove l’uomo è ancora necessario, ma non così fondamentale come lo era prima.
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SMART FACTORY
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La Smart factory si compone di 3 parti:
-Smart production: nuove tecnologie produttive che creano collaborazione tra tutti gli elementi presenti nella produzione.
-Smart services: tutte le “infrastrutture informatiche” e tecniche che permettono di integrare i sistemi e le aziende tra loro e con le strutture.
-Smart energy: attenzione ai consumi energetici, creando sistemi più performanti e riducendo gli sprechi di energia secondo i paradigmi tipici dell‘ energia sostenibile.
Si basa su due elementi, gli oggetti IoT e Big Data, legati ai CPS.
CPS
CPS (Cyber-Physical Systems o CPS), ovvero sistemi composti da elementi fisici ciascuno con propria capacità computazionale: sistemi collegati ad branca del vasto campo dell’ingegneria, con focus sulla tecnologia e con forti fondamenta nell’astrazione matematica per la modellizzazione dei processi fisici.
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IoT
Dispositivi sempre connessi dell’Internet of Things.
BIG DATA
I dati prodotti dagli IoT che consentono di effettuare delle analisi predittive, ossia di fare delle previsioni e delle simulazioni e quindi di fronteggiare possibili problemi futuri
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