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IA e Democrazia 

Può la tecnologia modificare le regole della vita associata ?

Pensiamo di sì… e ci siamo mossi nel tempo, paragonando l’idea di partecipazione politica presente nella Rivoluzione francese con l’attualità.

I cambiamenti che la rivoluzione digitale ha innescato si sono visti pochi anni fa anche nelle cosiddette “primavere arabe”, dove l’uso dei social media ha permesso una iniziale mobilitazione di gruppi consistenti di giovani in varie società del sud del mediterraneo. Già nel decennio precedente, però, le piattaforme basate sul digitale, algoritmi ed intelligenza artificiale avevano permesso lo sviluppo di quella che viene definita e-democracy soprattutto nel nord-Europa fino a "toccare" il nostro Paese.

La crisi epidemica di questo anno ha innescato un uso della tecnologia a distanza in una vasta platea di persone e futuri cittadini, veicolato soprattutto dal mondo della scuola con la Didattica a Distanza (DAD).

Il nostro progetto di analisi delle possibilità della partecipazione politica in relazione ai cambiamenti tecnologici, iniziato nell’a.s. 2018-19,  è diventato biennale.



 

Utilizzando il materiale disponibile online i ragazzi della 4cls dell’anno scolastico 2018-19 si sono addentrati nelle piattaforme e nei software che vengono utilizzati per la "democrazia 2.0", per sceglierne successivamente due da provare in forma laboratoriale. La loro scelta è ricaduta su “Airesis” ed "Eligo”. Lo scopo era vagliare come queste tecnologie potessero inserirsi nella struttura democratica del nostro Paese e delle democrazie liberali, basate su una “democrazia rappresentativa” rispetto ad un possibile estensione del rapporto tra elettori ed eletti o di una possibile, nel futuro, nascita di una “democrazia diretta”. Per rendere utile questa fase laboratoriale al percorso scolastico di acquisizione delle conoscenze si è pensato di analizzare il periodo della Rivoluzione Francese con lo scontro tra Girondini, utilizzati per semplificazione come sostenitori della “democrazia rappresentativa” e del diritto di territori lontani da Parigi di far sentire la voce del proprio “popolo”, e la posizione dei Giacobini-Sanculotti sostenitori di una visione che per semplificazione abbiamo collegato all’esigenza di una “democrazia diretta”, posizione che sosteneva di rappresentare tutto il “popolo” grazie al concetto di “volontà generale”.

In questo anno a.s. 2019-20, anno conclusivo del loro corso di studio, i ragazzi, oggi del 5cls, hanno ripercorso il loro lavoro, con più consapevolezza per sviluppare la "Cittadinanza attiva"...  ragionando sul loro  "diritto di voto"  in maniera più consapevole.

 

Iniziamo ripercorrendo la strutturazione del progetto laboratoriale dell'anno passato.

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Nell'a.s. 2019-18 in forma laboratoriale i ragazzi avevano scelto tra varie possibilità di software per sviluppare la vita associata: la piattaforma per la e-democracy "Airesis", ed Eligo per una votazione online:

Airesis è stata utilizzata per discutere delle posizione dei Giacobini e Girondini e votare poi sulla “condanna” o meno dei Girondini, che nella realtà vennero condannati ed uccisi. La discussione e la votazione si sono tenute in forma digitale anonima. Questo progetto è stato calato anche all’interno dell'insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” proprio per far ragionare i ragazzi ed aiutarli ad essere più consapevoli  rispetto alla "cittadinanza attiva" una competenza  che già alcuni ragazzi della classe ha potuto  utilizzare con il diritto di voto per le elezioni europee.

Alla fine di discussioni, analisi dei documenti e studio dei capitoli di riferimento sul manuale scolastico, si è passati alla votazione vera e propria che ha visto, dopo un lungo testa a testa ,prevalere la posizione di difesa del diritto e della "democrazia partecipativa" dei Girondini. Con 10 contrari alla condanna dei Girondini, 9 favorevoli e 3 astenuti si è conclusa la votazione "segreta" come "segreta" è stata la discussione su "Airesis" con il software che assegna un "nickname" ai vari interventi per non far pesare la posizione politico sociale di qualcuno. I dati finali mostrati qua sotto sono rappresentati da "Airesis"  con una torta quando, come nel nostro caso, si è scelta una votazione semplice; si possono, però, strutturate più modalità di voto delle proposte che utilizzano poi differenti "algoritmi" per stilare una "graduatoria". 

Infine si è scelto di provare anche una innovativa piattaforma italiana per votare sull’attualizzazione dello scontro tra “democrazia rappresentativa” e “democrazia diretta".

 

Alessandro della 4cls che ha gestito il sistema di voto della classe con “Eligo”, scrive “Attraverso la nostra esperienza con la democrazia online, volendo esplorare più opzioni possibili per l’ e-voting, la classe si è dedicata all’analisi di diversi servizi che abbiamo trovato navigando in Internet.

Durante la nostra ricerca ci siamo imbattuti in “Eligo Evoting & Consulting”, un prodotto proposto da una software house italiana che abbiamo trovato molto interessante.

 

Eligo è una piattaforma utilizzabile interamente attraverso il browser, senza il bisogno di installare alcun tipo di software e quindi accessibile facilmente da ogni dispositivo. Il servizio è a pagamento e offre due tipologie di abbonamento, “Eligo Standard” ed “Eligo Corporate”, inoltre concede un periodo di prova gratuito “Eligo Trial” di 30 giorni (che noi abbiamo sfruttato per analizzarne fino in fondo le possibilità).

 

Una volta effettuato l’accesso come “admin” o “organizzatore” la homepage del sito mostra una lista che elenca le votazioni passate e quelle in corso, una scheda dedicata alla creazione delle votazioni, una scheda per la gestione e organizzazione dei partecipanti e un collegamento ad un tutorial per l’utilizzo della piattaforma.

Le votazioni in corso possono essere “sospese” o chiuse in qualsiasi momento, e si può decidere di archiviare in una scheda dedicata le votazioni concluse.

Creando una nuova votazione, si ha la possibilità di scegliere se creare una votazione per “candidati”, per “liste” o per “proposte”; se rendere “palese” o “segreto” lo scrutinio dei voti (quindi rendendo visibili o meno le preferenze dei partecipanti); il numero di preferenze esprimibili; etc.

La gestione dei partecipanti è abbastanza semplice. I partecipanti ad ogni votazione creata entreranno nel “gruppo” o “organizzazione” dell’admin; è poi possibile scegliere di rendere qualsiasi partecipante un “organizzatore”, in grado di creare nuovi eventi nel gruppo, oppure un ”osservatore” in grado di vedere i risultati delle votazioni in corso nel gruppo. I partecipanti vanno inseriti all’inizio di ogni votazione, caricando un file Excel (il cui modello è scaricabile direttamente dal sito ogni volta) dove vanno registrati i loro dati (compreso l’indirizzo e-mail, a cui verranno inviate le credenziali di accesso). Inoltre, nel momento in cui si crea un nuovo evento, è possibile utilizzare le liste dei partecipanti alle votazioni precedenti.

Il tutorial di utilizzo è di facile comprensione e permette di imparare le basi della creazione di un evento in pochi minuti.

 

Dopo aver analizzato le possibilità proposte dal servizio, abbiamo deciso di effettuare una votazione di prova con oggetto la “Vita Democratica Informatica” esprimendo quindi il nostro parere riguardo l’utilizzo di tecnologie informatiche nella vita democratica. Si è proposto alla classe questa domanda: “Il sistema di partecipazione politica avviene attraverso il voto, voto che alcuni di voi hanno già sperimentato con le elezioni europee. La domanda che vi poniamo è questa: le nuove tecnologie informatiche quale ruolo possono avere nello sviluppo della vita democratica?”

Le tre possibilità di voto erano

1) Possono ampliare la possibilità di discussione e partecipazione verso una democrazia più diretta che potrà con il miglioramento delle tecnologie sostituirsi alla democrazia “rappresentativa”.

2) Possono facilitare l’aspetto di voto, ovvero la democrazia “rappresentativa” e favorire il dialogo tra cittadini e rappresentanti.

3) Sono da intralcio per la gestione democratica rendendo più difficili le decisioni che dovrebbero essere lasciati ai “rappresentanti” esperti nella politica.

 

Abbiamo  dunque scelto tra tre approccio diversi alla questione: un approccio favorevole e radicale, uno favorevole ma più moderato e uno contrario, ottenendo una maggioranza del 67% per l’approccio favorevole moderato, un 19% per l’approccio favorevole radicale e un 14% per quello contrario.

La votazione ha avuto una durata di due giorni (rispetto ad un periodo di quattro giorni disponibili per votare), si è svolta con il metodo di votazione su proposta con scrutinio palese e una sola preferenza esprimibile.

 

 

Il sistema si è rivelato pratico e intuitivo e potrebbe facilmente essere utilizzato per votazioni di diversa natura e con un numero anche molto maggiore di partecipanti, come ad esempio decisioni di tipo scolastico su larga scala o vere proprie elezioni politiche.”

Per la comparazione si sono visionati i famosi Liquidfeedback (usato dai “pirati” nel nord Europa) ma anche in alcune varianti da politici italiani di centrosinistra per allargare la base di partecipazione nel periodo delle candidature ad elezione regionali nella versione ottimizzata a partire da liquidfeedback che ne ha fatto l’Università di Milano con la “Fondazione rcm”: Opendcn, visibile al link https://www.fondazionercm.it/brainstorming/  (utilizzati in varie forme da Ambrosoli e Puppato). Nel panorama europeo abbiamo considerato la francese https://make.org/#/FR, che ha anche una “sezione” poco utilizzata in italiano https://make.org/#/IT, che permetteva però la votazione di qualsiasi proposta che è di base sempre pubblica.

Segnaliamo che nel panorama politico italiano  da tempo si sta muovendo qualcosa oltre al famoso “Rousseau” del Ms5 anche Francesco Boccia del PD al termine dell’ultimo Congresso ha donato la sua piattaforma https://www.hackitaly.it al suo partito (questa è la definizione  “una piattaforma di democrazia partecipativa open source, sicura e trasparente, con fondamenta tecnologiche moderne. Con un codice sorgente accessibile a tutti gli utenti e algoritmi noti Hackitaly è pronta per accogliere i contributi di tutti.”). Il partito radicale invece si è avvicinato a “VOA”, http://www.vota-online.it, un’applicazione web per la realizzazione di elezioni ibride online ed offline. È in grado di supportare consultazioni elettorali estremamente configurabili ed aderenti ai momenti deliberativi che hanno luogo nel mondo reale.

Alla fine per praticità e funzionalità i ragazzi hanno preferito "Airesis" ed "Eligo" e su queste piattaforme hanno lavorato. Di notevole aiuto per la comparazione si è rivelata la tesi online di Thomas Trapanese presentata all' Università di Bologna, nell'Anno Accademico 2016/2017 presso la SCUOLA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA; Corso di Laurea in Ingegneria e scienze informatiche: "MODELLI E PIATTAFORME PER LA DEMOCRAZIA DIGITALE: ANALISI E CONFRONTO".

Quest’anno lo studio della nascita della Costituzione ci ha permesso di analizzare le modalità e la natura del “voto” (politico) presente nell’art. 48 del nostro dettato costituzionale, in un periodo della loro vita nel quale diversi ragazzi del 5c avevano già messo in pratica il loro diritto di voto per le elezioni europee.
A questa caratteristica “stabile” di doppio diritto di voto nell’essere Cittadini italiani e dell’Unione Europea, si è aggiunto l’aspetto emergenziale di un uso della tecnologia a distanza per seguire le lezioni scolastiche ma anche per lunghi mesi per comunicare con i lori amici, per fare acquisti o comunicare con le istitutzioni.
Questo scenario ha portato sempre più in primo piano la riflessione su come la tecnologia potrà impattare nel campo della “politica”, di come un cittadino potrà essere rappresentato.
Per questo si è attivata una votazione finale con lo strumento di uso della didattica a distanza del nostro Istituto (Google classroom di G-suite) non pensata né prevista all’inizio del progetto… ma divenuta rapidamente una realtà nella vita della scuola.


 
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E questo anno con la DAD ?

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I risultati?
Con questa nuova modalità di partecipazione offerta dal software principale usato dal nostro Istituto per la DAD... i risultati non cambiano rispetto al voto dello scorso anno, anzi si aumenta il distacco tra la "democrazia partecipata con voto rappresentativo" e le altre due, scelta che indica la preferenza per una vita associata  che utilizzi le nuove tecnologie per la consultazione e la formulazione di proposte politiche ma mantiene il voto in forma rappresentativa.
Di nuovo i nostri ragazzi auspicano un aumento della partecipazione politica grazie alle nuove possibilità tecnologiche… ma preferiscono un passaggio ulteriore decisionale per coloro che tra i cittadini si prestano ad esserne i rappresentanti!


 
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