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Dopo una breve lezione frontale di taglio teorico del Prof. Fanucci, supervisore del progetto, che ha  introdotto alla nozione di Intelligenza Artificiale, il taglio delle lezioni è diventato pratico ed interattivo.

A tal fine si sono introdotti degli strumenti per insegnare a ragionare in modo sistematico e creativo. Il primo di tali strumenti riproposto dai giovani "Tutor" è stato Scratch, ambiente di programmazione che adotta un linguaggio di tipo grafico e poi si è passati all'utilizzo di mblock con la sua specifica libreria di interazione con i "mbot ranger" in possesso della scuola. Questa modalità è stata preferita all'uso delle "app" native dei 4 kit "ranger" perché non si sarebbe attivato il procedere del "pensiero computazionale" che deve essere alla base della robotica e le competenze nel costruire da sé per ogni possibile futuro sviluppo il "codice" per relazionarsi ad una eventuale macchina. Il corso extracurricolare ha poi ha consentito agli studenti un graduale progresso nella capacità di comprendere e utilizzare vari strumenti e metodologie inerenti alla disciplina dell'Intelligenza Artificiale fino alla programmazione "segui la linea nera" e "supera l'ostacolo" ritornando poi sulla linea nera. Questo dando vita all'idea di una "comunità educativa" anche tra pari.

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I ragazzi  hanno lavorato poi sull’aspetto progettuale di sfruttare i robot “ranger” per l’ambito della sicurezza nelle scuole o nei luoghi pubblici su questi possibili sviluppi:

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A. Verifica antintrusione mediante monitoraggio delle uscite di sicurezza;

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B.Incendio. Verifica dello stato delle porte tagliafuoco che delimitano le isole di sopravvivenza. Verifica, attraverso telecamera e sensore di temperatura, di eventuali focolai di incendio in locali che contengono sostanze pericolose (p.e. lab. di Chimica);

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C. Terremoto. Verifica delle aule dopo la scossa e verifica dello sgombero totale dell'edificio.

In questo momento i ragazzi hanno realizzato un video per l’ “ipotesi A”, ovvero il rischio di intrusione per dimostrare come si può riconoscere l'apertura o meno della “porta allarmata” . Questo può essere fatto utilizzando il sensore al ultrasuoni dei robot in dotazione, il quale ha la funzionalità di inviare un segnale difronte a sé, riceverlo, analizzare la distanza e seguire i comandi imposti al variare di questa distanza che cambia con il tempo. I ragazzi stanno cercando una soluzione per inviare attraverso un controllo remoto “l’input” ricevuto dai sensori del robot. Nel frattempo per testare la correttezza della procedura ed il funzionamento degli infrarossi hanno pensato di constatare la correttezza della procedura di programmazione attraverso i led colorati del “ranger”. Si è utilizzato quindi il colore “verde” per indicare la mancata “intrusione” e il “rosso” per l’avvenuta intrusione, fermo restando che combinando tre valori dei tre diversi colori (red, green, blue) si possono ottenere un'ampia varietà di colorazioni e sfumature differenti.

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Durante la fase finale dell'anno, inoltre, i ragazzi stanno terminando la programmazione relativa a far parcheggiare un robot su un posto libero ed ad uscire da un labirinto.

Ai semplici partecipanti è stato assegnato il il “credito interno” ai "tutor" le ore di ASL da poter far valere all'esame..

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