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Il lavoro che verrà

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Il cambiamento nei “mestieri” e nelle modalità di lavoro possibili subiranno un’ondata di cambiamento veloce e radicale, toccando tipologie di lavori risparmiati nei precedenti grandi mutamenti. A differenza delle altre ondate di automazione che abbiamo osservato nel passato, ondate che riguardavano soprattutto l'automazione di operazioni manuali e lavori pesanti o molto ripetitivi, l'automazione del lavoro che è alimentata dalla AI di ultima generazione riguarda compiti intellettuali tipici dell’esperto, a come le persone mettono a frutto la propria conoscenza ed esperienza.

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Benedetta, della classe 3c, ci spiega: "Anche con l'AI sta avvenendo un processo similare, in quanto ad oggi è già largamente utilizzata in svariati campi.
Basti pensare agli assistenti vocali come Siri, Google Now e Cortana, oppure la possibilità di prevedere i bisogni degli acquirenti dei sistemi di advertising più potenti in circolazione (Facebook, Google).
Questi infatti, tra le tante cose, sono in grado di geolocalizzare l’utente tramite GPS dello smartphone e incrociare gli spostamenti con la presenza di attività commerciali, le quali sfruttando queste tecnologie possono indirizzare pubblicità mirate ai consumatori.
Si possono poi annoverare tanti altre possibilità: la domotica, che altro non è che l’automatizzazione di processi volti a mantenere in efficienza un'abitazione; oppure la creazione di chat-bot per il servizio clienti; così come in ambito TLC in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata nell’ambito del traffico voce per individuare frodi telefoniche, sia nel mercato dei dati per rilevare attacchi informatici e contribuire alla cyber-security.
Straordinario è il caso di
Xiaoyi, un'intelligenza artificiale, con l'ufficiale attestato di abilitazione, in grado di effettuare diagnosi, analizzando i dati anamnestici dei pazienti, la loro storia clinica e i referti degli esami. In molte zona della Cina, soprattutto in quelle rurali, i medici sono pochissimi, grazie all’intelligenza artificiale la parte più povera della popolazione cinese avrà più facilmente accesso alle cure sanitarie. Ma come riescono i sistemi di AI a diagnosticare una malattia? Tutto merito della loro capacità di analizzare grandi quantità di dati in poco tempo: questi software vengono addestrati inserendo nei loro database i risultati degli esami e i sintomi di migliaia e migliaia di pazienti sia sani sia ammalati.  In questo modo i software, estremamente precisi nel catalogare i dati, imparano a riconoscere gli schemi connessi alla malattia."

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Non solo, ma anche "mestieri" di abilità ed intrattenimento che non potevamo pensare a rischio di automazione, come il barman, lo sono già diventati: pochi giorni fa a Las Vegas i lavoratori dei bar nei locali della città sono scesi in sciopero contro le macchine-barman.



 

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Questa volta però si tratta dei robot costruiti da una star-up italiana, formata inizialmente da tre ragazzi, oggi già a venti lavoranti, usciti dal Politecnico di Torino.

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