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“Il film "cult" che ha colpito intere generazioni è stato sicuramente "Blade Runner",  il successo di questa pellicola è stato tale che ha visto un "sequel" proprio lo scorso anno: "Blade runner 2049". Ma non molti sanno che questo film è stato influenzato da un'opera di P. K. Dick: "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”.

Ludovico e Gabriele  si sono cementati nella lettura di questo testo non facile e prima di esporlo ai propri compagni del Vals ne hanno parlato al gruppo formato da Giorgia, Melissa, Margherita e Bernardino della classe quarta impegnati nella ricerca di un "filo rosso" tra filosofia e realtà per quanto riguarda la "coscienza" nel rapporto tra uomo e la  "macchina". Convinti di essere una comunità educativa ci è sembrata la maniera migliore per condividere i lavori.

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Ecco il loro giudizio sull'opera di Dick che uscì negli Stati Uniti nel 1968...

 

"Ma gli androidi sognano pecore elettriche ?” di Philiph K. Dick

"Il racconto è ambientato in un futuro distopico, in cui la Terra, colpita da un disastroso conflitto nucleare, è stata progressivamente abbandonata dal genere umano che si è stanziato su colonie extra-mondo,dove, vengono affiancati da replicanti, dalle sembianze del tutto simile alle nostre,nei lavori più duri.
Sul nostro pianeta rimangono solamente gli “Speciali”, persone il cui quoziente intellettivo è inferiore alla media (a causa anche delle polveri che si sono formate dopo il conflitto) e i cacciatori di taglie, incaricati di ritirare i replicanti che, rivoltatisi contro i padroni, cercano rifugio sulla Terra.


Rick Deckard, il protagonista, è un cacciatore di taglie che riceve l’incarico di ritirare un gruppo di androidi fuggiti dalla colonia di Marte. Durante questa “caccia” cominciano però a sorgere in lui alcuni dubbi sulla moralità ed umanità del suo mestiere: ovvero se sia giusto uccidere esseri così simili a lui.
Il racconto affronta in primo luogo il rapporto tra essere umano ed androide, mostrando come le differenze tra queste due “razze” si vadano piano piano assottigliando. Gli androidi dotati di fine intelligenza si riconoscono dalla mancanza di affetti, sono pericolosi, vanno perciò eliminati... portando gli umani a perdere della caratteristica che li rende tali, dramma vissuto in prima persona da Deckard che li cerca per "ucciderli"."

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Nel 1992 fu realizzata la pellicola "Blade Runner" di Ridley Scott con con Harrison Ford. Gabriele ci spiega che "rispetto al libro, a cui si ispira, non muta l'aspetto generale di una realtà distopica con la ricerca da parte di un cacciatore di taglie di androidi che cercano di vivere al di là del ruolo assegnatogli... ma Scott ha cercato di aumentare  l'empatia che si può provare verso gli androidi, portatori di un desiderio di vita individuale". Inoltre "alcuni protagonisti vengono eliminati come nel caso della moglie di Deckard che non è presente nel film. Questo, probabilmente per rafforzare il rapporto  "d'amore" tra Deckard e un'androide di sesso femminile, Rachael, che rende più ambiguo il tema di fondo del libro stesso."

La scena finale del film, con la morte dell'ultimo androide presenta un monologo che esemplifica la scelta  di Riddley Scoot di umanizzare gli automi oltre il libro di Dick: "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia."...

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